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Webring Esercito Svizzero

Il programma di armamento 2000 proposto al Parlamento permetterà di dare vita alle brigate di combattimento

30 marzo 2000


Le CV 9030 de Hägglunds, ici en version norvégienne (photo Roy Haaland)

Approvato questa settiamana dal Consiglio Federale, il progarmma di armamento 2000 vale 1178 milioni di franchi, dei quali circa l'80% a profitto dell'industria svizzera. In confronto al programma 1999, il budget è aumentato del 16,5%, pur essendo del 10% più basso rispetto a quello del 1998. Circa 934 milioni di franchi entreranno nel circuito economico svizzero sottoforma di contratti di produzione.

Con l'acquisto dei nuovi carri granatieri, di nuovi veicoli per comandanti di tiro d'artiglieria e di sistemi di sminamento, potranno prendere vita le brigate blindate create con Esercito 95, ma anche le future brigate di fanteria meccanizzata di Esercito XXI.


Il programma d'armamento e la politica

Con la nuova politica di sicurezza in cantiere, il programma di armamento 2000 era molto atteso; si inscrive in un contesto politico denso, tra la revisione della legge sull'Esercito e l'amministrazione militare (LEAM), la redazione delle linee direttrici per il piano direttore di Esercito XXI e le prese di posizione parlamentari sull'iniziativa ridistributiva.

La curiosa coalizione composta da nazionalisti di destra e antimilitaristi di sinistra, che si schiera per motivi diversi contro l'impegno della Svizzera in missioni di promozione della pace, ha probabilmente influenzato il programma d'armamento: il progetto di acquisto di due aerei da trasporto, che avrebbe suscitato le ire della sinistra, è stato rimandato al 2001; anche se uno dei due candidati non ha ancora raggiunto la completa operatività (il C27), il CASA C295 è già stato certificato e dunque sarebbe potuto essere oggetto di acquisto.


Il carro granatieri CV90

L'oggeto principale del programma è chiaramente il carro granatieri 2000, rappresentato dal veicolo da combattimento per la fanteria svedese CV-90 della Hägglunds: un primo lotto di 186 esemplari è stato comandato per un totale di 990 milioni di franchi. Il processo di selzione è già stato descritto su queste pagine; per i dettagli tacnici, preghiamo il lettore di riferirsi ai testi riguardanti i tre concarrenti: il CV-90, il Warrior 2000 inglese di GKN Defence e il M-12 tedesco di Kuka.

Il profilo del CV90 corrisponde agli standard dei VTT (Veicolo Trasporto Truppe) a cingoli degli anni 90: torretta stabilizzata da 30mm con capacità di tiro giorno/notte, blindatura frontale resistente fino a munizionamento da 30 mm, capacità di trasporto di 8 uomini e 3 membri d'equipaggio, mobilità eccellente in terreno difficile. Di fatto il CV90 è il veicolo con il miglior rapporto prestazioni/prezzo in grado di accompagnare i Leopard2. Ma queste qualità sono fonte di controversie.


Un acquisto controverso

Se la giustificazione dell'acquisto non è messa in discussione, vale a dire l'anzianità degli M113, l'iscrizione dello stesso nel programma d'armamento 2000 - considerando anche il fatto che Esercito XXI è in piena gestazione – è stata fonte di parecchie contestazioni sia politiche che militari. In effetti è certo che il CV90 è un veicolo da combattimento eccellente per missioni di sicurezza settoriale e difesa, ma poco adatto ad altri tipi di compiti: nellemissioni di mantenimento della pace ai veicoli cingolati si preferiscono quelli ruotati, per ragioni sia logistiche (fragilità delle infrastrutture stradali) che psicologiche.

Inoltre acquistare nuovi carri granatieri prima dell'esatta definizione della riforma Esercito XXI sembra attentare alla logica del progetto. Anche se è incontestabile che i 186 carri granatieri 2000 saranno necessari per il nostro futuro Esercito, quello che per i militari sembra evidente non lo è altrettanto pr i parlamentari.


Fuoco indiretto e sminamento

I due altri oggetti sono realtivamente poco costosi ma di grande importantza: il nuovo veicolo per comandanti di tiro basato su Mowag Eagle modificati (vedi nostro articolo) sarà acquistato in 120 esemplari per un valore di 166 milioni, mentre i 12 sistemi di sminamento montati su M113 63/89 valgono 22 milioni.

Il miglioramento drastico nella condotta del fuoco indiretto e l'acquisto di veicoli in grado di assicurare la mobilità alle formazioni meccanizzate, permetterà la creazione delle brigate blindate ideate da Esercito 95, ache se le difficoltà in materia di trasmissione non sono ancora superate.


Le brigate da combattimento

Queste acquisizioni non sono tuttavia solo destinate alle brigate blindate: con la brigadizzazione (mi si passi il termine) della fanteria e l'introduzione del concetto di modularità , i veicoli per comandanti di tiro e i carri da sminamento saranno in effetti impiegati nelle brigate da combattimento.

Naturalmente queste brigate non dispongono ancora di tutto l'equipaggiamento e l'armamento necessario: le armi anticarro, i mezzi di trasmisisone, il fuoco indiretto a corta e media portata e la logistica sono ancora insufficienti, e l'introduzione di un sistema di condotta tattico informatizzato è oramai una necessità. Il programma di armamento 2000 premette tuttavia di avvicinarsi all'obbiettivo di disporrre di un esercito composto da unità credibili e capaci di collaborare con le Forze armate straniere.




Cap Ludovic Monnerat    
Traduzione: Ten Claudio Biffi    








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