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Webring Esercito Svizzero

Un sì il 10 giugno permetterebbe all'esercito di accrescere credibilità e attrattività

28 maggio 2001


SwisscoyA

bbiamo già affrontato su queste pagine le ragioni logiche e obbiettive che devono farci accettare la revisione della Legge sull'esercito e sull'amministrazione militare il 10 giugno prossimo. Un ulteriore elemento deve essere preso in considerazione: l'attesa e la speranza di un esercito moderno, particolarmente vivace tra i giovani quadri.

In sistema di milizia come il nostro, è determinante il volontariato di giovani quadri, sottuficiali superiori e ufficiali subalterni. L'esercito riposa quindi sull'interesse che esso suscita presso i giovani adulti.

«... Per chi ha condotto concretamente delle truppe negli ultimi anni, l'impasse creata da Esercito 95 e le sue disordinate conseguenze sono una realtà scomoda. »
«... Per chi ha condotto concretamente delle truppe negli ultimi anni, l'impasse creata da Esercito 95 e le sue disordinate conseguenze sono una realtà scomoda. »

Esercito XXI è soprattutto sinonimo di una speranza innegabile di superare le lacune attuali attraverso la collaborazione con l'estero l'impiego attivo all'interno e all'estreno delle nostre frontiere.

Per chi ha condotto concretamente delle truppe negli ultimi anni, l'impasse creata da Esercito 95 e le sue disordinate conseguenze sono una realtà scomoda. Il nostro livello di istruzione manifesta debolezza: nelle scuole gli esercizi di compagnia denotano generalmente evidenti carenze; durante i corsi di ripetizione i nostri battaglioni o grupppi, sovente anoressici, riescono a malapena ad effetuare il più banale degli spostamenti. Qualunque sia il contesto, il tempo manca, i programmi sono sovvraccaricati, e l'onore di comandare giovani uomini e donne è raramente sufficiente ad evitare la frustrazione.

A forza di imporre slogan quali "il cliente è re" oppure "l'80% delle reclute devono essere soddisfatte dei loro 4 mesi si scuola reclute", le nostre scuole si stanno trasformando a poco a poco in campi scout nei quali i giovani capi sono allo stesso tempo formiche operaie e regine, niente è fatto per favorire il loro sviluppo. Il caposezione in servizio pratico riceve raramente fiducia e considerazione, ed i comandanti di unità dispongono di un margine di manovra ridotto all'osso.

Swisscoy

Esercito 95 si è sbarazzato della sindorome da caserma, per tuffarsi in una routine amministrativa di tempo di pace, dove l'assenza di frizioni e l'inerzia dell'abitudine sono preferite all'attitudine all'azione. Il leitmotiv più frequente sembra essere l'assenza di firzioni; come se l'attitudine all'impiego in caso di crisi e di guerra fosse secondaria.

Tuttavia le forze armate subiscono attualmente una vera rivoluzione tecnologica. Da una parte la moltiplicazione dei conflitti a bassa intensità, e l'accresciuta circolazione delle persone, dei beni e dell'informazione hanno avuto come effetto l'aumento degli impieghi di sicurezza, sia in Svizzera che all'estero. D'altra parte l'integrazione di tecnologie dell'informazione a formazioni tattiche e operative sconvolgono il ritmo, le dimensioni e i paradigmi del combattimento moderno.

«... Votare no il 10 giugno vorrebe dire soffocare la speranza che anima il futuro del nostro esercito. »
«... Votare no il 10 giugno vorrebe dire soffocare la speranza che anima il futuro del nostro esercito. »

Grazie ad internet e alle emittenti televisive d'informazione continua, molti giovani quadri seguono lo sviluppo della tecnologia militare. Niente di più facile per loro che consultare siti web che descrivono le lezioni tratte dalle ultime esercitazioni hight tech dell'esercito americano, di ricevere via e-mail una newsletter annunciante le prossime manovre dell'Armée de l'Air Française, o ancora di leggere un newsgroup nel quale si discutono le qualità dei veicoli blindati europei. Di fronte a questo flusso di inforamzioni specialistiche, l'inattitudine all'impiego e l'anzianità di buona parte del nostro esercito appaiono in modo evidente.

L'unione dell'interesse per la sicurezza nazionale e della frustrazione riguardante lo stato attuale dell'esercito, porta molti giovani quadri a considerare Esercito XXI la sola speranza di cambiamento. L'utilizzo di infrastrutture all'estero è ritenuto indispensabile per il livello di istruzione; l'invio di soldati armati in missioni di pace al'estero per l'esperienza operazionale. Votare no il 10 giugno vorrebe dire soffocare la speranza che anima il futuro del nostro esercito.



Cap Ludovic Monnerat    
Traduzione: Ten Claudio Biffi    





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