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Webring Esercito Svizzero

Con la sua potenza di fuoco e la sua flessibilità, il lanciamine bitubo AMOS è una nuova folgorante possibilità di fuoco per le formazioni terrestri moderne

30 marte 2001


AMOS sul XA-200'

Lo spettacolare sviluppo dei mezzi di fuoco a traiettoria curva negli ultimi 15 anni, non è limitato all'artiglieria: al di là della messa a punto dei proiettili autodirezionali per lanciamine da 81 e 120 mm, i sistemi d'arma stessi sono evoluti in modo drastico.

Il miglior esempio può senza dubbi essere l'Advanced Mortar System (AMOS), una torretta lanciamine bitubo da 120 mm adattabile alla più parte dei veicoli blindati attuali. Un'arma potente e flessibile, perfettamente adattata alle esigenze del combattimento moderno.

 

Potenza, portata, mobilità e protezione

Nel 1994 l'idea di questo sistema d'arma nasce in seguito all'accordo tra le nazioni scandinave sullo sviluppo di un mezzo d'appoggio rispondente ai bisogni delle Forze terrestri. Opera congiunta del finlandese Vammas, per il sistema di tiro, e della svedes Hägglunds per la torretta, il progetto AMOS ha iniziato i primi test di valutazione nel 1995.

L'importante lavoro di studio e di sviluppo realizzato durante questo periodo ha permesso di mettere in luce le seguenti 4 esigenze fondamentali:

  • Potenza di fuoco, associata ad una torretta bitubo
  • Portata di fuoco accresciuta, attraverso una canna lunga 3 metri
  • Mobilità, attraverso uno chassis blindato di 15-20 tonnellate
  • Protezione, caricamento nel senso del fuoco

Il concetto finale è stato però reso estremamente modulare, permettando al sistema d'arma di essere adattato alla più parte dei chassis ruotati o cingolati esistenti. I primi test operativi completi sono iniziati alla fine del 1996.

 

AMOS sul CV-90'

Fuoco: 24 colpi al minuto

Il sistema AMOS non ha tardato a suscitare l'interesse di numerose Forze armate. Montato inizailmente su chassis CV-90 e XA-185, l'AMOS è in effetti un prodotto unico nel suo genere: la torretta, pesante 3300 kg, è brandeggiabile a 360 gradi e possiede un'elevazione di –5° +85; è compatibile con tutti i tipi di munizione da 120 mm a tiro indiretto esistenti, Strix incluso. La portata ottimale raggiunge i 10 km, ma può essere portata ai 15 km grazie a munizinamento speciale.

La potenza di fuoco è senza equivalenti nella sua categoria: capace di fare fuoco a trenta secondi dall'arresto del movimento, l'AMOS può sparare 24 colpi al minuto grazie al sistema di caricamento semi automatico, i primi sei sono sparati nei primi dieci secondi. Il computer di tiro determina automaticamente l'inclinazione delle canne e il tipo di proiettile da utilizzare, potendo inoltre variare la traiettoria per assicurare l'impatto quasi simultaneo di tutta le salva. I qauttro membri di equipaggio (pilota, comandante, caricatore e cannoniere), che dispongono di 66 colpi sull XA-185, possono inoltre riprendere il movemnteo a pochi secondi dalla fine del tiro.

 

Capacità di tiro diretto

L'AMOS è tuttavia molto di più di un semplice obice di foggia moderna accoppiato ad un sistema di posizionamento e navigazione informatizzato. Sin dalla sua concezione è stato ideato per offrire capacità di tiro diretto, grazie all'integrazione di un dispositivo di mira utilizzante telemetro laser, e alla possibilità di fare fuoco a bassi angoli di elevazione dei tubi. Per ora nel tiro diretto vengono utilizzati i proiettili standard, anche se lo sviluppo di munzione anticarro non è da escludere.

Un veicolo blindato equipaggiato di una torretta AMOS diventa un mezzo di combattimento estremamente flessibile, capace di fornire rapidamente fuoco indiretto su bersagli corazzati, ma anche di appoggiare formazioni terrestri e di premunirsi contro possibili sorprese attraverso un fuoco diretto efficace. Grazie all'elevazione massima dei tubi, l'AMOS supplisce ad una delle debolezze maggiori dei veicoli corazzati tradizionali nel combattimento in zona urbana: la possibilità di colpire obiettivi sopraelevati.

 

AMOS sul XA-200'

L'AMOS per la Svizzera?

Le qualità uniche spiegano l'interesse suscitato da AMOS durante le sue presentazioni. Le Forze armate finlandesi ne hanno comandato parecchi esemplari, montati sul veicolo blindato ruotato Patria XA-203, così da equipaggiare le proprie brigate di reazione rapida che saranno operative nel 2005-2006. Il primo veicolo è stato consegnato il 2 ottobre 2000, e subirà test intensivi durante tutto l'anno. Il risultato di questi test sarà certamente oggetto di studi particolareggiati.

In effetti il rimpiazzo dei veicoli blindati equipaggiati di lanciamine, datati anni 60, è all'ordine del giorno in numerose forze armate, Svizzera inclusa. Il carro lanciamine 63, basato sull'M113, è chiaramente alla fine della sua vita operativa. La pianificazione in materia di acquisti menziona il possibile acquisto di torrette AMOS su chassis CV-90, i quali faranno parte dell'inventario elvetico tra qualche anno.

 

L'AMOS e la fanteria

Ma è probabilmente per la fanteria che l'AMOS risponde ai bisogni più urgenti. I mezzi di fuoco indiretto dei battaglioni di fanteria mobile – lanciamine da 81 e 120 mm trainati – sono in effetti oggigiorno completamente insufficienti nell'ottica del combattimento moderno, sia in termini di rapidità nell'apertura del fuoco che di fuoco di controbatteria, senza escludere la preoccupante capacità di sopravvivenza. Inoltre la capacità di tiro diretto offerta da AMOS fornirebbe alla fanteria una potenza di fuoco in zona urbana completamente assente ai nostri giorni.

La difesa attiva e mobile prevista dall'avanprogetto del Piano direttore di Esercito XXI, prevede per la fanteria il ruolo di condurre il combattimento difensivo, rallentando e canalizzando le forze avversarie. Offrendo una grande flessibilità tattica, unita ad un potenza di fuoco, (un pezzo AMOS equivale quasi ad una sezione completa di 120 mm), AMOS costituirebbe in quest'ottica il mezzo di fuoco ideale delle future formazioni di fanteria.



Cap Ludovic Monnerat    
Traduzione: Ten Claudio Biffi    







Fonti

Documentation Alvis, Patria, Hägglunds sur Army Technology; revue Armada International, numéro 6/00

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