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Webring Esercito Svizzero

Il mito dell'aereo spia presentato dai media non resiste all'analisi dei fatti

9 aprile 2001


Lockheed EP-3E Aries IIM

entre i media rievocano atmosfere da guerra fredda attorno all'incidente dell'aereo americano trattenuto in Cina, una ricerca sul Web ci permette di ridimensionare la portata dell'avvenimento. Nostalgici astenersi.

Leggere ed ascoltare i media tradizionali negli ultimi giorni avrebbe potuto indurre a pensare di trovarci di fronte di nuovo al caso del pilota abbattuto nel 1960 mentre sorvolava con il suo U-2 il territorio sovietico. Anche questa volta un aereo detto "spia" è stato obbligato ad atterrare in territorio cinese dopo una collisione; "gioiello unico" del servizio informazioni americano, quest'apparecchio costituirebbe un "laboratorio di raccolta e analisi d'informazioni strategiche" utilizzante apparecchiature "ultra perfezionate" e "considerate classificate" che lo rendono una "meraviglia tecnologica".

«... questo apparecchio ha la missione di fornire in tempo reale un'immagine della minaccia militare ad un comandante di teatro d'operazione.»
«... questo apparecchio ha la missione di fornire in tempo reale un'immagine della minaccia militare ad un comandante di teatro d'operazione.»

Il velivolo apparterrebbe ad una "unità di ricognizione d'élite segreta" composta di "spie elettroniche" che trasmettono i dati raccolti "direttamente a Washington". Ecco fatto, i commenti tecnici si moltiplicano, le informazioni inquietanti si intrecciano e scontrano, e la CNN mette in mostra un immenso logo "spy plane stand off".

Di fatto, è un dispaccio dell'agenzia officiale cinese Xinhua, che menziona a più riprese il termine di "aereo da sorveglianza", che ha legittimato i primi dubbi. Dopo tutto siamo abituati alla tendenza del giornalismo occidentale a trattare affari militari in modo spettacolare e apocalittico (pensiamo alla guerra del golfo). Si tratta dunque di spionaggio oppure no? Consultiamo il Web per meglio conoscere i particolari dell'incidente; le sorprese non mancano.


Il contenuto è meno clamoroso dell'imballaggio

Il contenuto dell'accaduto è infatti meno clamoroso dell'imballaggio nel quale lo si è venduto. Il Lockheed EP-3E AIRES II (Airborne Reconnaissance Integrated Electronics System) n° 156511 – identificato con il numero PR32 – che si trova attualmente nella base aerea di Lingshui, è uno degli 11 apparecchi da ricognizione elettronica utilizzati nel mondo intero dalla marina americana (un dodicesimo esemplare è in fase di costruzione). Versione modificata del vecchio quadrimotore Orion P-3 per la guerra antisottomarini, questo apparecchio ha la missione di fornire in tempo reale un'immagine della minaccia militare ad un comandante di teatro d'operazione, grazie all'intercettazione di comunicazioni radio ed emissioni elettroniche.

Il suo equipaggio appartiene alla Prima squadriglia di ricognizione aerea (VQ-1), soprannominata "World Watchers". La subordinazione di quest'unità regolare della marina è la seguente: fa parte del Gruppo di pttugliamento e ricognizone 10 (PATWING 10), comprendente 4 altre squadriglie equipaggiate di P-3 Orion (VP-1, 46, 49, 69) e di un centro di appoggio tattico, il tutto basato a Whidbey Island nello stato di Washington; questo gruppo è subordinato egli stesso alla Forza di pattugliamento e ricognizione dell'Aviazione navale della Flotta del Pacifico.

Lockheed EP-3E Aries II

Il VQ-1 è una squadriglia molto attiva, visto che ognuno dei suoi 6 EP-3E II ha effettuato una missione ogni due giorni nel 1998. La missione assegnata alla VQ-1 è di assicurare la sorveglianza elettronica di tutta la zona situata tra la costa orientale dell'Africa e la costa occidentale degli Stati Uniti.

I suoi membri sono quindi stati impiegati in tutte le operazioni militari americane in Oriente, vale a dire Corea, Vietnam e nella Guerra del Golfo, durante la quale sono state effetuate 1400 ore di volo. Durante la guerra del Kossovo sono stati utilizzati 2 EP-3E del VQ-2, base di partenza la Spagna.


«... i cinesi hanno il 33% di possibilità di avere tra le mani un velivolo da ricognizione moderno.»
«... i cinesi hanno il 33% di possibilità di avere tra le mani un velivolo da ricognizione moderno.»

L'equipaggio che attualmente è in mano cinese comprende 8 ufficiali e 16 specialisti, dei quali uno appartenente all'Air Force e uno ai Marines. Assieme a all'equipaggio di un secondo velivolo, il VQ-1 è distaccato in permanenza in una base americana in Giappone, all'occorrenza quella di Kadena sull'isola di Okinawa. I membri si questi equipaggi non sono oggetto di alcuna precauzione particolare in matria di segretezza; la lista completa dei membri è infatti stata pubblicata il 2 aprile dal Pentagono. Una tale trasparenza non esiste in nessun altra unità di guerra elettronica americana, le quali sono nella maggiorparte dei casi considerate forze speciali, subordinate dunque direttamente USSOCOM.

L'analisi delle apparecchiature elettroniche dell'AIRES II contraddisce le esagerazioni dei media. Gli EP-3E sono infatti una versione ammodernata degli AIRES I, realizzata tra il 1988 ed il 1991. La maggior parte degli AIRES II possiedono quindi un'elettronica e una cellula datata essenzailmente degli anni 70. Un programma di modernizzazione è tuttavia stato lanciato nel 1996 (Sensor System Improvement Program SSIP), ma i test operazionali sono stati effettuati solo nel maggio 2000, rendendo così possibile la trasformazione di soli quattro apparecchi.

L'US Navy si è rifiutato di precisare se il PR-32 apparteneva a quest'ultimi velivoli; dobbiamo quindi desumere che i cinesi hanno il 33% di possibilità di avere tra le mani un velivolo da ricognizione moderno. La decrizione delle apparecchiature che si trovano a bordo dell'AIRES II sono comunque disponibili nella loro totalià sul Web; è perfino possibile consultare alcuni manuali d'uso!


No caso di spionaggio

Rischiando di contrariare i Tom Clancy da redazione, siamo quindi obbligati a riabadire che non ci troviamo di fronte ad un caso di spionaggio. L'EP-3E non è nient'altro che uno strumento di informazione militare a portata operativa e tattica, utilizzato in tutte le operazioni della marina militare; va da se che le sue prestazioni, se abbiamo a che fare con una versione modernizzata, sono senza equivalenti nelle altre Forze Armate. La sua presunta appartenenza alla rete di ascolto mondiale "Echelon", le quali prestazioni sono sovraestimate per motivi non inerenti a quest'articolo, è contraddetta dalla sua automonia limitata alle 12 ore.

Conviene allo stesso modo rivelare che la voluta confusione di termini come spionaggio e ricognizione proposta da alcuni commentatori sfugge alla nostra comprensione. In effetti la nozione di spionaggio suppone la ricerca obliqua e camuffata di informazioni, utilizante procedimenti contrari alle convenzioni internazionali, in opposizione alla raccolta d'informazioni effettuata apertamente da un apparecchio militare identificabile come tale e da militari in uniforme riconoscibili come tali. Sono forse i veicoli d'esplorazione equipaggiati di radar terrestri dei mezzi di spionaggio?

Avions de combat chinois F-8 (image www.af126.com)

La questione tecnologica e la scoperta di segreti informatici non resistono neppure loro all'analisi. Un apparecchio da ricognizione come l'EP-3E è diviso in tre insiemi di sistemi: i mezzi di detezione, che Pechino può facilmente valutare, ma che forniranno informazioni tecniche limitate; i mezzi di trattamento dell'informazione e di analisi, che sono composti essenzialmente da algoritmi immateriali (software e conoscenze umane) impossibili da ricostituire, salvo negligenza dell'equipaggio; ed i mezzi di ritrasmissione e criptaggio digitale, che in assenza dei relativi codici – cancellabili in qualche secondo – rendono etremamente complessa la loro risotruzione.


«... l'irresistibile attrazione per lo spettacolare, coniugata ad una larga ignoranza del tema trattato, porti i media tradizionali a sconnettere una crisi militare dal suo contesto geopolitico.»
«... l'irresistibile attrazione per lo spettacolare, coniugata ad una larga ignoranza del tema trattato, porti i media tradizionali a sconnettere una crisi militare dal suo contesto geopolitico.»

È ceto che il possesso dell'aereo americano fornirà ai cinesi delle conoscenze utili, per definizione nocive alla "sicurezza" degli Stati Uniti, vale a dire alla loro superiorità. La perdita di una aereo da sorvrglianza performante avrà ripercussioni anche per la Marina americana, che domanderà la trasformazione di quattro P-3C Orion supplementari in AIRES II. Il fallimento almeno parziale della missione del PR-32 potrà essere compensata da altre missioni, delle quali il Pentagono ha assicurato la continuazione; i bersagli delle ricognizioni elettroniche dell'AIRES II danneggiato, si tratti di un destoryer classe Sovremeny equipaggiato di missili mare-mare, o di un sottomarino di nuovo tipo, non spariranno a breve termine.

Resta tuttavia disdicevole che l'irresistibile attrazione per lo spettacolare, coniugata ad una larga ignoranza del tema trattato, porti i media tradizionali a sconnettere una crisi militare dal suo contesto geopolitico, utilizzando una retorica da periodo di guerra fredda. Soprattutto quando con meno di un ora di navigazione sarebbe possibile eliminare tutte le imprecisioni, esagerazioni e false interpretazioni. Spia, alzati ora!



Cap Ludovic Monnerat    
Traduzione: Ten Claudio Biffi    





Fonti

Articles Jane's, Washington Post, Le Monde, Le Temps, 24Heures; dossiers GlobalSecurity.org et Federation of American Scientists; dépêches AFP, AP, Reuters, Xinhua; émissions CNN, BBC World, Euronews.


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