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I paesi della CSI utilizzeranno un sistema di difesa antiaerea unico

6 maggio 2001


S-300VI

l sistema interconnesso della difesa antiaerea (DCA) della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), che ingloba dodici repubbliche della ex Unione Sovietica, ha cominciato ad essere operativo. Un accordo "Sull'utilizzo di un sistema unico di DCA" è stato firmato da nove stati - Armenia, Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Kirghizie, Uzbekistan, Russia, Tadjikistan e Ucrainia.

Secondo i propositi del comandante in capo delle Forze aeree russe, Anatoli Kornoukov, questo sistema è l'elemento più avanzato del sistema di sicurezza collettivo dlla CSI.

«... il posto di comando centrale delle Forze aeree russe, basato nelle vicinanze di Mosca, riuscirà di nuovo a vedere i bersagli aerei situati al di là delle frontiere nazionali. »
«... il posto di comando centrale delle Forze aeree russe, basato nelle vicinanze di Mosca, riuscirà di nuovo a vedere i bersagli aerei situati al di là delle frontiere nazionali. »

L'anno passato è stato determinante nel ripristinare il controllo dello spazio aereo che la Russia aveva perso dopo la caduta dell'impero sovietico. Dopo un lungo intervallo dovuto alla disintegrazione del sistema sovietico di DCA, il posto di comando centrale delle Forze aeree russe, basato nelle vicinanze di Mosca, riuscirà di nuovo a vedere i bersagli aerei situati al di là delle frontiere nazionali.

Il servizio di guardia è assicurato congiuntamente con la Russia da praticamente tutti i firmatari dell'accordo del 1995, che si erano impegnati a portare avanti un programma di riarmo e ammodernamento del sistema DCA, investendo circa 60 milioni di rubli.

Sulla lista delle zone più minaciate che la CSI ha stilato troviamo le regioni limitrofe degli stati membri della NATO a nord-ovest, la regione caucasica del sud-est, e la regione centroasitica con i territori confinanti dell'Afghanistan e del Pakistan. Secondo i responsabili militari russi e i loro alleati, in queste zone "si situano i più grandi rischi di conflitti armati che potrebbero coinvolgere la CSI". È dunque su questi assi che gli alleati concentreranno il grosso degli sforzi in materia di ristabilimento del sistema di difesa antiaerea. Batterie di missili terra-aria complementari sono state consegnate al Kazakistan, al Tadjikistan e alla Kirghizia. Allo stesso modo gli arsenali di Bielorussia, Armenia e Ouzbekistan sono stati riparati e modernizzati.

Visto che i pericoli potenziali si caratterizzano in funzione degli assi già citati, i programmi di armamento e modernizzazione realizzati dai paesi della CSI non sono tutti gli stessi. Tenendo conto che sull'asse nord-ovest il nemico potenziale dispone di alta tecnologia, in Bielorussia e nella regione di Kaliningrad (enclave russa situata tra la Polonia e la Lituania) viene messo l'accento sui nuovi sistemi di DCA della famiglia S-300. Per contro, nel sud, in Tadjikistan et en Kirghizia, vengono installati sistemi missilistici di generazione precedente, l'S-75 e l'S-125.

S-300PMU

La decisione dei paesi della CSI di rinforzare il sistema di difesa contraerea è perfettamente fondata. In effetti l'anno scorso i posti di sorveglianza DCA hanno identificato in prossimità delle frontiere di stato della Comunità più di 300'000 bersagli, dei quali 800 costituiti da aerei spia (al nord-est della Russia e nell'estremo oriente). Il generale Kornoukov ha dichiarato que il sistema unico di DCA assume un ruolo puramente difensivo, anche se attraverso quest'accordo Mosca ha la possibilità di rilanciare il suo potenziale d'attacco.

Secondo i propositi del capo della Forze aeree russe "l'anno passato per la prima volta dopo la disintegrazione dell'URSS, delle operazioni di decollo di bombardieri russi a lungo raggio d'azione da aeroporti bielorussi hanno avuto luogo, e esercitazioni con l'utilizzazione di aerei radar A-50 si sono tenute nella zona del caspio."

«... l'anno scorso i posti di sorveglianza DCA hanno identificato in prossimità delle frontiere di stato della Comunità più di 300'000 bersagli, dei quali 800 costituiti da aerei spia. »
«... l'anno scorso i posti di sorveglianza DCA hanno identificato in prossimità delle frontiere di stato della Comunità più di 300'000 bersagli, dei quali 800 costituiti da aerei spia. »

Nel 2001 la cooperazione tra i paesi della CSI nel campo della difesa antiaerea sarà caraterizzata da una maggiore diffusione geografica. Dopo il 1998, si disponeva solamente di un poligono ad Achoulouk, nella regione dell'Astrakhan, a nord del Caspio. Gli esercizi congiunti con munizionamento da guerra "Fraternità d'armi-2001", previsti per il mese d'agosto, si svolgeranno invece su uno spazio immenso che va dal Mar Baltico fino alla Transbaikalia. La messa in opera del sistema di DCA unico della Bielorussia e della Russia sarà concretizzata quest'anno; un posto di comando regionale del sistema verrà inaugurato à Minsk.

Il sistema unificato di DCA potrà anche costituire un elemento della difesa antimissile europea. In tutti i casi Anatoli Kornoukov non esclude questa eventualità e precisa "noi siamo pronti".



Cap Ludovic Monnerat    
Traduzione: Ten Claudio Biffi    





Fonti

Valéri Asriyan, RIA "Novosti", "Les pays de la CEI vont déployer un système unique de défense antiaérienne"


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